IDRATAZIONE

IDRATAZIONE

IDRATAZIONE

Il corpo umano è costituito dal 60 – 70% di acqua, percentuale che varia a seconda della composizione corporea, del sesso e dell’età.

I bambini hanno un contenuto di acqua maggiore rispetto agli adulti, così come un uomo rispetto ad una donna presenta una più alta percentuale di massa magra e quindi una maggior quantità di acqua totale.

L’idratazione è uno degli aspetti nutrizionali più importanti per la salute dell’atleta, nonché per il suo rendimento.

Per assicurarsi una situazione di “euidratazione”, o normoidratazione, deve essere posta attenzione nel mantenere un corretto bilancio idrico, cioè un equilibrio tra i fluidi introdotti e quelli persi.

Nello specifico l’intake di acqua è determinato dall’assunzione di fluidi e dell’introduzione di alimenti come frutta e verdure fresche. Le perdite di acqua durante esercizio fisico attraverso la sudorazione possono arrivare ad essere fino a 13 volte maggiori rispetto al riposo e ciò può determinare una condizione di ipoidratazione.

Con il termine disidratazione s’intende la perdita di acqua corporea da uno stato di iperidratazione a uno di euidratazione o da uno stato di euidratazione fino all’ipoidratazione. Nell’atleta è dovuto essenzialmente alla sudorazione. In condizioni di elevata temperatura la perdita di liquidi può raggiungere e superare i 2 litri l’ora con conseguente rischio di disidratazione se non si integrano adeguatamente le perdite durante e dopo l’allenamento. Tale reintegro non è sempre facile, perché una sudorazione profusa, spesso comporta una dispersione di fluidi maggiore rispetto alla velocità di assorbimento gastrico considerando anche che lo stimolo della sete non è proporzionale alle perdite idriche e insorge tardivamente. Molto importante è perciò cercare di prevenire e posticipare il più possibile tale deficit.

Infatti basta una riduzione del peso corporeo del 1-2% dovuta a disidratazione a comportare un decadimento significativo della performance, oltre a problemi allo stato di salute dell’atleta. Una riduzione del peso corporeo di tale entità determina in primo luogo una precoce insorgenza del senso di fatica, fino alla comparsa di crampi, cefalea, tachicardia, vertigini, secchezza della pelle, irrequietezza, difficoltà a concentrarsi, oltre che un maggior rischio di lesioni ed infortuni.

Per perdita di acqua superiori al 2% del peso corporeo a livello cardiocircolatorio si osserva ipovolemia, con ipoperfusione periferica. Ciò determina una compromissione della funzionalità cardiocircolatoria e riduce la sudorazione. Questo altera il principale meccanismo di termodispersione, ossia l’evaporazione del sudore, riducendo la funzionalità del sistema termoregolatorio con comparsa di una grave sintomatologia debilitante e talvolta fatale come il colpo di calore.

Per una adeguata reidratazione l’acqua minerale può essere molto efficace. in diversi casi, specie se si necessita di un rapido sostegno energetico l’assunzione di sport-drink gluco-idro-salini è una valida alternativa. In particolare una miscela di carboidrati (glucosio, fruttosio ecc) a diverse velocità di assorbimento permette un supporto alla prestazione costante e rapido, inoltre la presenza di elettroliti permette di aumentare lo stimolo della sete, nonché il loro reintegro.

Articolo by @claudiosoggia

 

facebook
instagram
mail
Phone: 388 75 90 905 Enrico (Presidente)
Asd Bomberun Podistica, 35138 Padova
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: